La sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi ha ospitato lunedì 20 aprile il convegno “Polesine: “capitale” naturale per una vita di qualità”, organizzato dal Gal Delta Po e Gal Adige, in cui si è parlato dei Programmi di Sviluppo Locale (recentemente approvati dalla Regione Veneto, 14 in tutto, dei quali due interessano i Gal Polesani), per comprendere il ruolo dei Gal come strumento a disposizione del territorio, per lo sviluppo rurale nel Polesine.
Nel porgere i saluti agli ospiti il primo cittadino Fausto Merchiori ha definito la nuova programmazione “una progettualità che qualifica il futuro del nostro territorio”, tema subito ripreso dal presidente del Gal Polesine Delta Po Francesco Peratello.
“Con i nuovi PSL, i Gal escono dal cono d’ombra. Sono contento che questo convegno abbia visto una buona risposta di presenze, perché vuol dire che l’argomento è sentito non solo dagli amministratori pubblici ma anche dagli operatori economici. Il ruolo svolto dal Gal Polesine Delta Po è stato fondamentale, tanto da accreditarsi quale soggetto legittimato ad agire per lo sviluppo economico sociale; il Gruppo è cresciuto nel corso di questi anni promuovendo azioni integrate, realizzate anche grazie ai partenariati attivi a livello locale. Dobbiamo saper sfruttare bene tutte le risorse a nostra disposizione e in particolare mi riferisco agli oltre 9 milioni di euro che il PSL del Gal Polesine Delta del Po potrà disporre, ai quali vanno aggiunti altri 7 milioni del Gal Adige”.
Con i Programmi di Sviluppo Locale (PSL) 2007-2013, che saranno realizzati nei prossimi anni e conclusi entro il 2015, si favorirà l’integrazione e la promozione degli itinerari rurali e quindi lo sviluppo locale del turismo rurale in connessione con il turismo in genere. “E’ un tema, quello della ruralità, al quale la Provincia pone molta attenzione, ha detto Federico Saccardin: il ruolo del Gal è importate ed è per questo che l’Ente è socio di entrambi i Gal. Il Gal Polesine Delta del Po è stato capace di fare squadra in maniera ottimale fin dalla sua costituzione datata 1994 e la nascita del secondo Gal è frutto di questa proficua sinergia”. E chi è stato vicino al Gal con le prime iniziative Leader è stata la Camera di Commercio, presente al convegno con il presidente Loredano Zampini. “In qualità di presidente ha detto Zampini, non posso non rilevare come sia stata determinante la presenza dell’Ente camerale, che si è concretizzata come una vera e propria “leadership”. La Camera di Commercio ha partecipato fattivamente quale soggetto promotore delle precedenti iniziative Leader I e Leader II, impegnandosi a sostenere finanziariamente l’attività del Gal e ponendo in atto azioni concrete, finalizzate alla realizzazione del Psl”.
Il Gal Delta Po attuerà il proprio Programma di Sviluppo Locale nei 33 Comuni della fascia “rivierasca” del Po e del suo Delta, mentre il Gal Adige opererà nel territorio dei 17 comuni posti tra il Canal Bianco e l’Adige.
“Il PSL del Gal Polesine Delta del Po ha come titolo “Percorsi rurali nelle terre dei grandi fiumi” (sviluppo degli itinerari rurali connessi ai percorsi di mobilità lenta seguendo la storia e la tradizione dei fiumi), mentre quello del Gal Polesine Adige “Percorsi rurali tra centuriazioni, ville, abbazie e santuari” (sviluppo degli itinerari rurali nelle terre dell’Adigetto), ha precisato Stefano Fracasso, direttore di entrambi i Gal. Con i PSL 2007-2013 si favorirà l’integrazione e la promozione degli itinerari rurali e quindi lo sviluppo locale del turismo rurale in connessione con il turismo in genere”.
Un assist per Paolo Rosso, della direzione turismo della Regione Veneto. “Bisogna avere delle idee chiare, ha detto Rosso: dal 2000 al 2006, sono stati creati molti itinerari turistici. Quest’ulteriore sfida è importante perché un itinerario è abbastanza facile pensarlo e costruirlo, però poi la vera vittoria sta nel gestirlo, farlo conoscere, apprezzare e soprattutto farlo vivere”. Guardare il territorio con nuovi occhi, è l’intervento curato da Fausto Faggioli presidente di E.A.R.T.H. (European Academy For Rural Tourism Hospitality). “I prodotti del turismo rurale sono frutto di tradizioni e competenze storiche. Il turismo rurale svolge e svolgerà sempre più, un ruolo importante per lo sviluppo socio-economico, perché la sua offerta non si limita alla tradizionale attività di ospitalità o ristorazione, ma si allarga anche a quelle di valorizzazione del territorio, del patrimonio rurale (storico, culturale, enogastronomico) e di tutto ciò che il contesto socio-economico offre ad un visitatore che decide di scegliere una vacanza non di massa. Fondamentale, è il coinvolgimento degli assessorati provinciali e regionali fortemente collegati ai Gal, che rappresentano l’identità dei vari territori e quindi loro motori per l’insostituibile capacità di interagire con tutti i potenziali partners nei progetti di marketing territoriale e per la necessità di integrare i progetti stessi con i loro programmi promozionali, evitando il rischio di possibili duplicazioni”.
Alberto Faccioli, presidente del Gal Polesine Adige, punta sul concetto di fare squadra, “di creare una lobby, senza essere frainteso, della ruralità. Dobbiamo certificare, ha detto Faccioli, l’autenticità del Polesine, perché il nostro territorio, non solo ha eccellenze che dobbiamo esportare, ma produce emozioni autentiche”.
Attraverso il PSL, il Gal Polesine Adige potrà dare attuazione alle politiche di governance rurale, potendo perseguire obiettivi prioritari, quali il rafforzamento delle capacità progettuali e delle gestioni locali, una maggiore integrazione economico – sociale, il rilancio di un modello di sviluppo territoriale sostenibile, che sia in grado di rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito nelle aree rurali, valorizzando nel contempo le risorse umane e professionali presenti nell’area.